Luigi Impastato era un attivista italiano nato il 10 gennaio 1948 a Cinisi, in Sicilia. È stato ucciso il 9 maggio 1978 a soli 30 anni in un agguato organizzato dalla mafia siciliana, poiché si opponeva apertamente alla presenza e all'influenza della criminalità organizzata nella sua comunità.
Luigi Impastato era membro di una famiglia che aveva subito forti pressioni dalla mafia, poiché suo fratello maggiore, Peppino Impastato, si era ribellato all'organizzazione criminale. Dopo l'assassinio di Peppino, Luigi ha continuato a combattere per giustizia e verità sulle attività criminali della mafia, fondando un'associazione chiamata "Gruppo Abele", che promuoveva la legalità e la lotta alla mafia.
L'omicidio di Luigi Impastato ha suscitato una forte domanda di giustizia e ha portato alla riapertura delle indagini sulla morte di suo fratello Peppino. La sua storia è stata raccontata in vari libri, film e spettacoli teatrali, e la sua memoria è stata onorata con vari riconoscimenti e iniziative culturali.
Luigi Impastato è considerato un simbolo della lotta alla mafia e del coraggio civile contro l'ingiustizia, e la sua eredità continua a ispirare le generazioni successive a combattere la criminalità organizzata e difendere i valori della legalità e della giustizia.
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